El Naranjo Frontera (Dipartimento del Petén)

‘Casa di salute’ a El Naranjo Frontera

L’impegno della nostra associazione a El Naranjo Frontera si realizza principalmente attraverso il sostegno costante di un progetto iniziato alcuni anni fa da Concern America che, collaborando con la preziosa opera di un gruppo di Suore Missionarie presenti (tra cui, in primissima linea, la nostra concittadina Suor Enza), cominciò ad impegnarsi nella formazione di figure di ‘alta professionalità’ in campo medico e infermieristico, conosciute da tutta la comunità come promotori di salute. Chi sono i ‘promotori di salute’? Si tratta di persone comuni, nella maggior parte dei casi contadini, che hanno accettato dapprima di imparare a leggere e scrivere, ed in seguito di frequentare corsi per diventare veri e propri infermieri ‘professionali’ (anche se, purtroppo, non riconosciuti a livello ‘ufficiale’) e mettere poi la loro competenza al servizio della gente della loro comunità. In una realtà dove il servizio medico locale è quasi completamente assente, l’ospedale più vicino si trova a decine di chilometri di distanza e non vi sono strade agevoli per raggiungerlo o per trasportare i malati, e il concetto stesso di ‘medicina’ è visto talvolta con diffidenza dalla gente locale, ancora legata a riti e superstizioni antiche, il servizio di questi infermieri sta diventando sempre più indispensabile a guarire tante persone, ed in qualche caso (non così raro) a salvare loro la vita. Prima dell’esistenza di questo progetto, a El Naranjo Frontera si poteva morire molto facilmente : una ferita non curata, un’infezione, una malattia non grave lasciata progredire, e lo stesso parto per molte donne, diventavano problemi insormontabili e spesso senza soluzione. Molte donne, inoltre, non accettavano di essere neppure visitate da medici uomini, in quanto ritenevano che questo ledesse il loro senso di pudore. Per questa ragione è bene sottolineare che uno dei motivi di riuscita del progetto iniziato è stato proprio nell’idea di formare persone del luogo, anziché ‘imporre’ l’intervento di medici stranieri. I promotori hanno aiutato la loro gente a comprendere meglio la medicina moderna e ad avvicinarsi ad essa eliminando antiche ed ataviche paure. Dopo aver formato le persone, si è resa necessaria la costruzione di una ‘Casa di salute’, un piccolo ambulatorio dove potessero avvenire le visite e dove si potessero tenere i corsi. La costruzione è avvenuta con il contributo dell’intera comunità, e con i promotori in prima linea, quasi a costo zero. I promotori stessi si sono inoltre impegnati ad assistere le persone più bisognose direttamente nei loro villaggi (a volte remoti). Oggi il progetto continua a funzionare in una nuova struttura, e pur nelle difficoltà è diventato importante non solo come centro medico, ma anche come luogo di aggregazione e punto di forza di questa comunità. La nostra associazione se ne occupa finanziando di anno in anno l’acquisto delle medicine necessarie per il buon funzionamento della Casa. E’ un onere non da poco, ma lo facciamo con convinzione, grazie ai generosi contributi dei nostri sostenitori, convinti che si tratti di un progetto concreto, benefico e di esempio per tutte le realtà analoghe a quella di El Naranjo.

Rimandiamo alla pagina dedicata alle testimonianze per invitarvi a leggere una bellissima relazione (rilasciata nel 2011 dalla dottoressa americana Kate Feibusch, di Concern) del lavoro svolto (e che ancora continua a svolgersi!) con i promotori di salute. La dottoressa Kate (da tutti conosciuta come ‘Queta’, secondo una pronuncia ‘spagnola’ del suo nome) ed altri medici americani si occupano della formazione dei promotori vivendo con loro, a volte con le rispettive famiglie.
Sempre alla pagina dedicata alle testimonianze, potete leggere alcune ‘presentazioni’
che nel 2009 i primi promotori di salute formati dai medici di Concern America rilasciarono a Francesca, uno dei membri della nostra associazione. Queste brevi presentazioni aiutano a capire la figura del promotore più di molte altre parole!

Borse di studio ed altri progetti a El Naranjo Frontera

Oltre al progetto della Casa di Salute, la nostra associazione ha sostenuto negli anni e continua ancora oggi a sostenere altre piccole ma importanti realtà a El Naranjo e nei villaggi della zona.
In particolare oggi stiamo aiutando, con un progetto di borsa di studio finanziato da famiglie italiane nostre sostenitrici, Noè, un giovane guatemalteco che, dopo aver completato i suoi studi di giurisprudenza, sta muovendo i primi passi nella sua professione di avvocato. Per un giovane del Petén, di famiglia povera come lui, pensare di diventare avvocato nel suo paese sembrava praticamente un sogno irrealizzabile, se non aiutato dalla generosità di associazioni di volontariato umanitario come la nostra, e dal contributo generoso e costante di amici e sostenitori italiani. Noè si sta impegnando a realizzare il suo sogno non solo per se stesso o per la sua famiglia, ma anche per tutta la sua gente : come avvocato ha iniziato ad assistere molti di loro e garantire loro una migliore rappresentanza in tante situazioni legali in cui, normalmente, i diritti dei poveri sono calpestati o non considerati. In passato, altri giovani hanno beneficiato dei nostri aiuti come borse di studio, come riporta la lettera di una delle religiose dell’ordine di San Giuseppe che collabora anche al progetto di salute, che potrete leggere alla pagina dedicata alla sua testimonianza.
La nostra collaborazione con la gente di El Naranjo ci ha visto inoltre sostenere qualche anno fa la Radio locale, così come il progetto Remhi (Recuperacion de la Memoria Historica) che desidera ricostruire una memoria storica dei terribili fatti di sangue avvenuti in Guatemala durante la guerra civile (1966-1996), al fine di portare giustizia alle vittime e soprattutto di ricordare al mondo le atrocità che i guatemaltechi dovettero subire, perché non abbiano mai più a ripetersi.

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